Crocifisso - Parrocchia Sturno

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Crocifisso

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NOTE SUL RESTAURO DELLA STATUA DEL CRISTO CROCIFISSO CHIESA DI S. MICHELE ARCANGELO - STURNO

La statua lignea del Cristo, che viene restituita al culto dei fedeli, era collocata nella vecchia sacrestia della chiesa di San Michele, distrutta dal sisma del 23 novembre del 1980.
Investita da una consistente quantità di pietre e calcinacci, fu rinvenuta e recuperata dai Vigili del fuoco, prontamente accorsi per allestire i primi interventi di messa in sicurezza dell'area dell'edificio distrutto.
Realizzata da anonimo artista, presumibilmente nella seconda metà del settecento, propone la figura del Salvatore appeso alla croce, con gli occhi chiusi e la testa leggermente reclinata in avanti, colto nell'abbandono successivo al trapasso.
La scultura, di bella e delicata fattura, risulta valorizzata da un modellato che non evidenzia, in nessuna parte, le imperizie dell'approssimazione dilettantesca. I tratti anatomici sono senz'altro ascrivibili ai canoni più classici dell'anatomia.
Pregevole risulta anche il lavoro di policromatura: l'incarnato, interrotto da ampie ferite sanguinanti, rivela il pallore caratteristico di un corpo esanime.
Al momento del recupero la statua presentava diverse mutilazioni riguardanti parti considerevoli delle mani , degli avambracci, della chioma e del drappo. A questi danni si aggiungevano numerose e vaste abrasioni con conseguenti
distacchi di colore riscontrabili su gran parte del corpo, ma maggiormente evidenti sul capo e sulle braccia.
L'intervento di restauro è consistito, in prima istanza, nel reintegro, con legno ben stagionato, delle parti della scultura che non è stato possibile recuperare e nella successiva preparazione di queste con gesso per doratori e colla di coniglio. Con lo stesso procedimento si è intervenuti sulle superfici abrase e in presenza di distacchi di colore. E' seguita una accurata pulizia della statua, evitando l'impiego di solventi e additivi vari.
Si è quindi passati alla reintegrazione pittorica nel rispetto più rigoroso delle cromie preesistenti, con interventi limitati alle superfici interessate al restauro, avvenuti con pigmenti ad acquerello, per assicurare la leggibilità degli interventi stessi e renderli in massima parte reversibili.
Le operazioni hanno trovato compimento con l'applicazione di un leggero velo di cera vergine d'api che ha contribuito a ravvivare le cromie e costituisce elemento protettivo per la conservazione dell'opera.
La croce in legno è stata realizzata ex novo in quanto quella originaria risultò completamente distrutta.
L'intero intervento è avvenuto a titolo esclusivamente gratuito.
Sturno, 18 settembre 2011

MICHELANGELO CERIELLO

 
 
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